L’Ambasciatore Rouben Karapetian ha partecipato al convegno internazionale “Il Mediterraneo e le città”

17 may, 2011

Dal 15-17 maggio 2011 si è tenuto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana il convegno internazionale “Il Mediterraneo e le città” a Firenze, promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo II, con il sostegno economico della Regione Toscana.

All’evento ha partecipato anche l’Ambasciatore della Repubblica d’Armenia S.E. Rouben Karapetian con un intervento alla sessione “Il futuro del Mediterraneo”.

All'inizio del suo discorso, l'Ambasciatore ha fatto un riferimento alla storica presenza armena nel Mediterraneo, alla storia del Regno di Cilicia, e delle questioni relative all’impatto di Cilicia sullo sviluppo e progresso nella regione.

L’Ambasciatore Karapetian ha sottolineato che "la politica perseguita dai re di Cilicia, secondo la quale veniva concesso il diritto di residenza, di commercio privilegiato e di movimento ai commercianti italiani nel territorio del Regno Armeno e reciprocamente a Venezia, a Genova e nelle altre città italiane ai mercanti armeni, promuoveva i rapporti economico-commerciali italo-armeni contribuendo alla formazione delle comunità in entrambi i paesi. Infatti, questo modello di collaborazione 750 anni dopo è stato alla base della creazione dell'Unione europea ".

Di seguito l’Ambasciatore ha fatto riferimento alle attuali difficoltà ed ostacoli per i processi di integrazione nel Mediterraneo, ha presentato i processi rivoluzionari in atto nel mondo arabo e in quel contesto l’imperativo di evitare i conflitti tra le religioni e gli scontri tra le civiltà e della prevenzione della diffusione di essi.

L'Ambasciatore ha inoltre sottolineato che “l’Armenia oggi non ha un confine con il Mediterraneo. Tuttavia, tenendo conto della sua presenza storica nella regione, il suo ruolo naturale da ponte tra l’Oriente e l’Occidente, l'esperienza dei stretti rapporti millenari con il mondo Musulmano come primo paese Cristiano e infine con l'esistenza delle comunità armene in quasi tutti i paesi del Mediterraneo, può ed è pronto ad avere un ruolo sostanziale nell’approfondimento del dialogo tra le civiltà, portando così il suo contributo pratico nella creazione e mantenimento della pace nella regione. Oggi quello è necessario più che mai al Mediterraneo, che sta vivendo uno dei periodi più cruciali della sua storia".

Ai lavori del convegno hanno partecipato dei deputati del Parlamento italiano e dei deputati italiani del Parlamento europeo, il Vice Ministro degli Esteri e diplomatici di alto livello, funzionari del Vaticano, gli ambasciatori accreditati in Vaticano e in Italia, i sindaci del Mediterraneo, rettori e professori universitari, dirigenti degli istituti di ricerca.

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