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Riconoscimento del Genocidio

Per informazioni dettagliate si prega di visitare www.genocide-museum.am

CHE COSA È IL GENOCIDIO ARMENO?

Le atrocità commesse contro il popolo armeno dell'Impero Ottomano durante la Prima Guerra Mondiale è definito come genocidio armeno.
Tali massacri sono stati perpetrati in diverse regioni dell'Impero Ottomano dal governo dei Giovani Turchi, che era al potere in quel momento.
La prima reazione internazionale alla violenza ha portato ad una dichiarazione congiunta di Francia, Russia e Gran Bretagna, nel maggio 1915, in cui le atrocità turche nei confronti del popolo armeno sono state definite un "nuovo crimine contro l'umanità e la civiltà", concordando che il governo turco dovesse essere punito per aver commesso tali crimini.
 

PERCHÉ È STATO PERPETRATO IL GENOCIDIO ARMENO?

Quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale il governo dei Giovani Turchi nella speranza di salvare i resti del indebolito Impero Ottomano ha adottato una politica di Panturchismo - la creazione di un mega Impero Turco composto da tutti i popoli di lingua turca del Caucaso e dell'Asia centrale estendendo verso la Cina, con l'intenzione anche di turchizzare tutte le minoranze etniche dell'Impero. La popolazione armena è diventata il principale ostacolo sulla via della realizzazione di questa politica.
 

Anche se la decisione per la deportazione di tutti gli armeni dall’Armenia occidentale (Turchia orientale) è stata adottata alla fine del 1911, i Giovani Turchi hanno usato la Prima Guerra Mondiale come occasione adatta l'attuazione di questa deportazione.
 

QUANTE PERSONE SONO MORTE NEL GENOCIDIO ARMENO?

Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale nell’Impero ottomano vivevano più di due milioni di armeni. Circa un milione e mezzo di armeni sono stati ammazzati tra il 1915 e il 1923. Il resto è stato islamizzato con la forza o ha trovato rifugio all'estero.

IL MECCANISMO DI ATTUAZIONE DEL GENOCIDIO

Il genocidio è l'uccisione organizzata di persone per l'esplicito scopo di porre fine alla loro esistenza collettiva. A causa della sua portata, il genocidio richiede una pianificazione centrale e un dispositivo interno per l'attuazione del piano. Questo rende il genocidio un crimine di stato quintessenziale, visto che solo un governo ha le risorse per attuare un tale piano di distruzione.

Il 24 aprile 1915, la prima fase dei massacri degli armeni è iniziata con l'arresto e l'uccisione di circa un centinaio di intellettuali, soprattutto da Costantinopoli, capitale dell'Impero Ottomano (oggi Istanbul, nell'attuale Repubblica di Turchia). Oggi gli armeni di tutto il mondo commemorano il 24 aprile come un giorno che commemora tutte le vittime del genocidio armeno.

La seconda fase della 'soluzione finale' è comparsa con l'arruolamento di circa 60.000 uomini armeni nell'esercito generale turco. Uomini che furono poi disarmati e uccisi dai loro colleghi turchi.
La terza fase del genocidio consisteva in massacri e deportazioni, e nelle marce della morte di donne, bambini e anziani nel Deserto Siriano. Durante quelle marce centinaia di migliaia di uomini sono stati uccisi dai soldati turchi, gendarmi e bande curde. Altri sono morti a causa della fame, di malattie epidemiche e dell'esposizione ad agenti atmosferici. Migliaia di donne e bambini sono stati violentati. Decine di migliaia furono costretti a convertirsi all'Islam.

Infine, la quarta fase del genocidio armeno è apparsa con la negazione totale e assoluta da parte del governo turco delle uccisioni di massa e dell'eliminazione della nazione armena sulla sua patria. Nonostante sia in corso un riconoscimento internazionale del genocidio armeno, la Turchia ha sempre combattuto in tutti i modi contro l'accettazione del genocidio armeno, con falsificazione della storia, campagne di propaganda, lobby, ecc.
 

 

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